Come si fa un impianto dentale

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Come si fa un impianto dentale

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L’implantologia dentale rappresenta una soluzione innovativa e duratura per chi ha perso uno o più denti. Gli impianti dentali consentono di ripristinare il sorriso in modo naturale e funzionale. In questo articolo, approfondiremo come viene effettuato un impianto dentale, i benefici di questa procedura, i tempi richiesti e cosa aspettarsi prima, durante e dopo l’intervento.


Come si fa un impianto dentale e cos’è un impianto dentale?

Un impianto dentale è una radice artificiale in titanio o zirconio progettata per sostituire un dente mancante o gravemente danneggiato. Questa soluzione innovativa è diventata lo standard per il ripristino dentale grazie alla sua affidabilità e ai risultati estetici eccellenti. L’impianto viene inserito chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare, dove si integra stabilmente attraverso un processo chiamato osteointegrazione. Una volta completata questa fase, l’impianto funge da base per la protesi dentale, che può essere una corona, un ponte o una dentiera fissa.

Gli impianti dentali sono realizzati con materiali biocompatibili, come il titanio, scelti per la loro capacità di integrarsi con i tessuti ossei senza causare reazioni allergiche o rigetti. Sono indicati per pazienti che hanno perso uno o più denti a causa di carie, traumi, parodontiti o altre patologie. Inoltre, l’implantologia non solo migliora l’estetica del sorriso, ma ripristina anche la funzionalità masticatoria, prevenendo problemi come la migrazione dei denti adiacenti o la perdita di osso.

Questa soluzione è altamente personalizzata, adattandosi alla forma della bocca e alle necessità del paziente. L’utilizzo di tecnologie moderne, come la TAC 3D e la chirurgia guidata, consente una pianificazione precisa e interventi minimamente invasivi, rendendo l’intera procedura più sicura ed efficace.


Come si fa un impianto dentale?

La procedura si articola in più fasi:

  1. Valutazione iniziale: Analisi clinica e diagnostica con TAC 3D.
  2. Inserimento dell’impianto: L’intervento prevede l’applicazione della radice artificiale nell’osso, sotto anestesia locale.
  3. Osteointegrazione: L’impianto si integra con l’osso in 2-6 mesi.
  4. Posizionamento della corona: Una volta completata l’osteointegrazione, si applica la corona dentale.

Quanto dura un impianto dentale?

La durata di un impianto dentale dipende da diversi fattori, tra cui la qualità del materiale, la tecnica utilizzata, l’igiene orale del paziente e i controlli periodici. Generalmente, un impianto ben realizzato può durare oltre 20 anni, e in molti casi per tutta la vita, se mantenuto correttamente.

Un elemento cruciale per la longevità dell’impianto è l’osteointegrazione, il processo con cui l’impianto si lega saldamente all’osso. Una volta completato, l’impianto diventa parte integrante della struttura orale, fornendo una base stabile e resistente. Tuttavia, la manutenzione gioca un ruolo fondamentale: una corretta igiene orale, che include spazzolamento regolare, utilizzo del filo interdentale e visite di controllo, è essenziale per prevenire infezioni come la perimplantite, che può compromettere la stabilità dell’impianto.

Anche i materiali utilizzati contribuiscono alla durata. Il titanio, ad esempio, è estremamente resistente alla corrosione e al carico masticatorio, garantendo una lunga durata nel tempo. Inoltre, le tecnologie moderne, come la chirurgia guidata e l’uso di scanner intraorali, migliorano la precisione dell’intervento, riducendo il rischio di complicazioni e prolungando la vita dell’impianto.


Cosa mangiare dopo un impianto dentale?

Dopo l’intervento è consigliabile seguire una dieta morbida per alcuni giorni, preferendo alimenti come yogurt, puree e zuppe. È importante evitare cibi duri, caldi o piccanti per favorire la guarigione.


Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale?

L’intervento di inserimento dell’impianto dura circa 30-60 minuti per ogni dente. I tempi complessivi dipendono dalla fase di osteointegrazione e dalla complessità del caso.


Come si manifesta il rigetto di un impianto dentale?

Il rigetto di un impianto dentale è un evento raro grazie all’utilizzo di materiali biocompatibili come il titanio, ma può verificarsi in determinate circostanze. Il rigetto non è una reazione allergica, ma piuttosto il fallimento dell’osteointegrazione, cioè l’incapacità dell’osso di legarsi correttamente all’impianto.

I sintomi più comuni di un rigetto includono:

  • Dolore persistente: anche dopo il periodo di guarigione.
  • Mobilità dell’impianto: il dente artificiale non risulta stabile.
  • Gonfiore o arrossamento: intorno all’area dell’impianto.
  • Sanguinamento o infezione: segni di perimplantite.

Le cause principali possono essere legate a infezioni batteriche, scarsa igiene orale, fumo, diabete non controllato o insufficiente quantità di osso per supportare l’impianto. Anche il sovraccarico masticatorio può influire negativamente.

Presso lo Studio Dentistico Giovannini Ludovici, utilizziamo tecnologie avanzate e protocolli rigorosi per minimizzare il rischio di rigetto. In caso di complicazioni, interveniamo tempestivamente con trattamenti specifici, come la rigenerazione ossea o la sostituzione dell’impianto, per garantire una soluzione efficace e duratura.

La prevenzione resta comunque la migliore difesa: seguire le indicazioni post-operatorie del dentista, effettuare controlli regolari e mantenere una corretta igiene orale sono passi fondamentali per assicurare il successo dell’implantologia nel tempo.


Conclusione su come si fa un impianto dentale

In questo articolo abbiamo esplorato come si fa un impianto dentale, dalla diagnosi alla fase finale di applicazione della corona. Se vuoi saperne di più o prenotare una consulenza personalizzata, contatta lo Studio Dentistico Giovannini Ludovici a Roma al numero 06 59 14 989 o scrivi a info@giovanniniludovici.com. Il nostro team è pronto a prendersi cura del tuo sorriso!

 

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